Vertici regionali e nazionali
Cisl, ma non solo. La voce di un vescovo e magistrati, imprenditori e
anche il numero uno del Siulp. Domani mattina, per la giornata di
mobilitazione organizzata dalla Cisl, si alterneranno, dal podio del
teatro Margherita di Caltanissetta (corso Vittorio Emanuele 1), personalita’, rappresentanti del mondo dell’impresa e del lavoro. E pure il segretario nazionale del sindacato dei lavoratori di polizia,
che ha aderito alla protesta: una manifestazione che ha al centro, fa
sapere la Cisl, l’altola’ al governo regionale a cui ”chiediamo un colpo d’ala che riaccenda il motore dell’economia”.
Di fronte a 700 delegati che arriveranno dalle nove province dell’Isola, parleranno: Sergio Lari, procuratore della Repubblica
della citta’ nissena; Antonello Montante, vicepresidente nazionale di
Confindustria e Felice Romano, segretario generale nazionale Siulp. Aprira’ i lavori Maurizio Bernava, segretario generale della Cisl Sicilia, li concludera’ Piero Ragazzini, segretario confederale
nazionale Cisl. La manifestazione gettera’ un ponte ideale in direzione della protesta che, sempre domani, impegnera’ il sindacato
in tutti i capoluoghi di Regione, del Paese. Anche sul fronte nazionale, infatti, la Cisl sollecita meno immobilismo e risse e piu’
politica per la crescita e il lavoro e una riforma fiscale che
assicuri ”piu’ salario e piu’ competitivita”’.
Temi al centro pure del messaggio che monsignor Michele Pennisi,
vescovo di Piazza Armerina e componente del comitato organizzatore
delle ”Settimane sociali dei cattolici italiani”, ha rivolto al
sindacato, alla vigilia della mobilitazione. Nel testo si legge, tra
l’altro, che e’ fondamentale ridare dignita’ alla persona che lavora
”anche attraverso una nuova cultura partecipativa che superi
antiquate contrapposizioni”. Il presule, inoltre, definisce urgente
la riforma del fisco mediante la ”riduzione fiscale sul lavoro e
sugli investimenti, recuperando risorse anche attraverso lo
spostamento della tassazione dai redditi al loro utilizzo”. E punta
il dito contro l’evasione fiscale ”contraria dal punto di vista
etico-morale, al bene comune”.