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Torna la Scorta civica , tra l’indifferenza della città e l’abbraccio dei giovani

Michele Spena

Torna la Scorta civica , tra l’indifferenza della città e l’abbraccio dei giovani

Sab, 05/02/2011 - 18:27

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Non tantissimi come lo scorso anno ma comunque forti della consapevolezza di voler dire “no” alla mafia e di volere lottare al fianco dei “loro” giudici. Così qualche centinaio di giovani nisseni, in rappresentanza di alcune scuole del capoluogo, hanno manifestato questa mattina con l’iniziativa promossa dal comitato Scorta Civica la loro solidarietà alla magistratura, in particolare ai giudici della Procura nissena, con in testa Giovanbattista Tona e il procuratore capo Sergio Lari, nei confronti dei quali la malavita organizzata stava preparando, lo scorso anno, alcuni attentati, cosa che scatenò l’indignazione dei cittadini e di tutta la società civile, portando all’organizzazione a Caltanissetta della prima manifestazione di piazza al fianco dei giudici minacciati dalla mafia. Gli studenti nisseni si sono così stretti in un ideale abbraccio intorno al Palazzo di Giustizia, dal quale poi sono usciti i giudici che, insieme agli studenti, agli organizzatori, ai rappresentanti delle istituzioni e ad alcuni rappresentanti politici, hanno raggiunto piazza Falcone e Borsellino, dove campeggiava lo striscione con la scritta “Con voi contro la mafia”. “Stiamo creando le condizioni – ha detto il procuratore capo Lari – per una vera rinascita e ringraziamo oggi i ragazzi delle scuole perché ci testimoniano l’interesse a portare avanti questo discorso”. Ha parlato invece dei partecipanti alla manifestazione come “anelli di una catena che ci permette di mettere al guinzaglio la mafia” Giancarlo Cancelleri, uno dei responsabili del comitato Scorta Civica ricordando che “la battaglia non è solo della magistratura e delle forze dell’ordine ma deve essere un impegno costante per tutti”. Hanno dato voce alle parole di tutti gli studenti presenti Luigi Benincasa (Mottura), Matteo Abbate (Volta), Morena Castelli (Volta), Giulia Di Vita (Manzoni), confermando la propria volontà di tracciare strade nuove. “La città però è indifferente – ha sottolineato Luigi Benincasa, studente del liceo scientifico tecnologico Mottura – e anche se il problema dell’omertà è ormai archiviato ora bisogna lottare contro questo altro nemico. Noi vogliamo comunque essere un segno di speranza”. “Sono nato il 23 maggio del 1992 – ha detto Matteo Abbate – mentre moriva il giudice Falcone e questo mi ha sempre fatto riflettere sul senso di tante scelte. Oggi, dopo diciotto anni, dico che qualcosa rimane ed è la speranza ma bisogna continuare a lottare contro il malaffare” “A Caltanissetta – ha ribadito Lari – qualcosa di nuovo è avvenuto con la presa di posizione di Confindustria, un segnale importante partito dal mondo dell’impresa e dell’economia che può davvero essere trainante. Spesso i cittadini hanno assistito da spettatori alla lotta tra criminalità e magistratura e forze dell’ordine: oggi invece i cittadini scendono in piazza ed anche questo è un segnale positivo”. Giancarlo Cancelleri del comitato Scorta Civica ha poi voluto consegnare al capo della Procura nissena la targa vinta lo scorso anno a Roseto degli Abruzzi nell’ambito del premio nazionale per la legalità e il giornalismo intitolato a Giuseppe Fava e promosso dall’associazione Società civile, un premio che Cancelleri aveva già dedicato all’intera città e che ora troverà posto nella sede operativa della Dia nissena. Ma a fare da eco stonata alla speranza delle giovani generazioni è stata l’assenza della città: pochissimi i rappresentanti della cosiddetta “società civile”, segno che c’è ancora tanto da lavorare perché si comprenda che la mafia può essere sconfitta solo con l’impegno costante e quotidiano dell’intera collettività.