Una giornata di mobilitazione nel segno
della crescita. Per la Sicilia “un imperativo”. Tant’e’ che, “se il governo e la politica pensano di ridurre il patto sociale che
chiediamo, a un protocollo vuoto, sappiano che la Cisl non ci sta”. L’esecutivo regionale cislino, svoltosi oggi a Palermo, e’ tornato sul tema del patto sociale tra Regione e forze
imprenditoriali e del lavoro, dopo oltre un mese dalla messa in mora dell’esecutivo ad opera del cartello di sindacati e imprese,
firmatario dell’avviso comune. “La Sicilia ha bisogno di azioni di governo e atti amministrativi conseguenti, capaci di effetti immediati”, afferma Maurizio Bernava, segretario generale. “Attendiamo misure in grado di attrarre investimenti, per la
riqualificazione della spesa e l’ammodernamento delle infrastrutture”.
Per l’esecutivo Cisl, “sono priorita’: il sostegno all’occupazione; la ripresa della competitivita’; l’accessibilita’ del credito per le piccole e medie imprese. E le politiche di integrazione sociosanitaria”. In Sicilia, sottolinea il sindacato, “il 33% dei giovani
sopravvive fuori dal mondo del lavoro e persino dai circuiti della specializzazione scientifica e culturale; piu’ di una famiglia su
cinque non sfonda la soglia della poverta’. L’economia ristagna. E sullo sfondo s’allunga pure lo spettro di un federalismo sperequativo che bene ha fatto il capo dello Stato, Napolitano, a stoppare come irricevibile”. Pertanto, “il patto che chiediamo – insiste Bernava – non puo’ essere liquidato con elaborazioni utili solo a regalare passerelle. Girando a vuoto”.
Cisl: l’11 febbraio giornata di mobilitazione
Ven, 04/02/2011 - 19:52
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