Dalla piazza all’universo multimediale: ormai tutto si gioca sul web
Ormai per molte persone è difficile pensare a come era la vita prima di Internet, o almeno prima che esso facesse la sua comparsa e il suo exploit tra la popolazione, come servizio interattivo, inizialmente, e poi come e vero e proprio fenomeno politico, economico e sociale.
Era il 1993 quando il CERN, dopo vari esperimenti tecnici di settore in diversi ambiti, annunciò la nascita del “www”, ovvero del World Wide Web.
Dagli anni Novanta in poi gli utenti del web si sono moltiplicati a macchia d’olio, arrivando a raggiungere i 3 miliardi e mezzo soltanto nel 2015.
Nessuno allora sapeva che da quell’ormai lontano 30 aprile 1993 molte cose sarebbero cambiate in maniera radicale, e che la Rete avrebbe affiancato, fino quasi a prenderne il posto, molte attività della vita quotidiana, dalla semplice spesa sotto casa fino alla gestione dei servizi pubblici, passando per le relazioni di genitori e studenti con la scuola, oppure dei lavoratori con aziende ed enti assistenziali, fino a quelle dei pazienti con medici e ospedali.
Un fenomeno che ha coinvolto, prima di tutto, la sfera della socialità, grazie alle prime chat (c6, Badoo, Meetic), fino ad arrivare agli odierni social network, che sono andati ben oltre il ruolo di veicolare i contatti interpersonali, come dimostra, ad esempio, la recente iniziativa della criptovaluta di Facebook. Ecco infatti, proprio a tal proposito, alcuni dei social che, a partire dall’anno 2007, sono diventati dei veri e propri colossi aziendali:
- Myspace
- YouTube
- Tumblr
Se alcuni di essi non sono più attivi o hanno perso seguito, ne sono comunque nati altri di altrettanto impatto tra gli utenti di ogni età, come ad esempio Instagram.
In ogni caso si tratta di una invenzione, quella dei social, che ha modificato il modo di interagire delle persone in modo radicale, specialmente nel caso delle app di messaggistica, che permettono di creare dei gruppi di conversazione, molto usati, ad esempio, dai genitori per le comunicazioni scolastiche relative alla classe dei propri figli, oppure dagli amici per organizzare un’uscita, e molto altro.
Si tratta di vantaggi ben evidenti, data la velocità e l’interattività del mezzo, che comunque richiedono anche una consapevolezza nell’uso, e a questo proposito, nel tempo, sono stati organizzati sempre più eventi, istituzionali e non, per informare e formare la popolazione all’uso del web,specialmente nell’ottica della protezione e della sicurezza dei più giovani.
Anche perché, oltre ai social e ai servizi al cittadino, l’uso di Internet ha comportato un aumento di proposte di tipo commerciale e di intrattenimento piuttosto rilevante, tanto da rendere necessari interventi anche di tipo legislativo in tal senso, oltre che l’introduzione di sistemi di sicurezza e di pagamento idonei, come PayPal e altri.
Si tratta di una serie di proposte di beni e di servizi spesso economicamente interessanti, grazie ai prezzi scontati rispetto ai negozi fisici e ad altre agevolazioni, comprese quelle relative alla celerità e al costo contenuto delle spese di spedizione.
E poi ce n’è per tutti i gusti: su Internet ormai si possono cercare prodotti tipici locali direttamente dall’azienda dei produttori, così come modelli di scarpe e vestiti personalizzati. Allo stesso tempo si possono ricevere sconti, ad esempio, sull’acquisto di cd del proprio cantante preferito, o magari usufruire di periodi di prova di un servizio tv in streaming, così come scoprire i vantaggi esclusivi dei casinò online, e molto altro.
Economia e social: un binomio al centro della Rete
Come si è detto, Internet ha introdotto piano piano un nuovo modo di vivere che ha coinvolto in primis la sfera economica, oltre a quella sociale, anche se si tratta di dimensioni tra di esse profondamente intrecciate.
Nel caso dei social network infatti, oltre alla criptovaluta di Facebook e alla possibilità, per gli utenti, di realizzare messaggi e pagine sponsorizzate, sono di recente nate anche le vetrine virtuali.
Ma non soltanto i negozianti o gli imprenditori si sono dovuti adeguare all’impatto crescente dei social: è ormai infatti noto che anche l’informazione, specie da parte dei soggetti più giovani, avviene non tramite i canali tradizionali, ma principalmente attraverso pagine web e social network.
Tutto il mondo, in poche parole, deve sempre più fare i conti con la Rete.