Salute

CRI Sicilia firma il nuovo Accordo con il Centro per la Giustizia Minorile per la Sicilia

Redazione

CRI Sicilia firma il nuovo Accordo con il Centro per la Giustizia Minorile per la Sicilia

Dom, 05/03/2017 - 10:47

Condividi su:

La CRI della Sicilia e il Centro per la Giustizia Minorile hanno firmato, oggi, il nuovo Accordo di Programma per l’inclusione sociale e il reinserimento di minori e giovani a carico dei servizi minorili della Sicilia, attraverso attività di volontariato e formazione al volontariato nelle strutture della CRI. Inoltre, i Volontari CRI avranno accesso alle strutture del Centro per la Giustizia minorile per larealizzazione di attività di formazione ed educazione alla legalità e solidarietà.

L’inserimento dei minori nelle strutture locali della CRI sarà l’obiettivo principale da perseguire: dopo un corso base per l’accesso alla Croce Rossa, i minori saranno affiancati da un tutor adeguatamente formato che seguirà il giovane durante lo svolgimento delle attività, in collaborazione con gli operatori dei servizi minorili della giustizia. Il minore conoscerà a fondo la CRI e le sue attività, avrà l’opportunità di sentirsi parte di una comunità e, soprattutto, di imparare le manovre salvavita e sviluppare capacità tecniche per intervenire nelle situazioni di emergenza.

L’Accordo prevede che la CRI della Sicilia promuova anche iniziative formative professionalizzanti e coinvolga i giovani in attività all’interno delle stesse strutture della Giustizia Minorile. Queste ultime, oltre a realizzare la riparazione del danno nei confronti della società, aiuteranno il giovane a rielaborare in senso critico la sua condotta e ad adottare scelte di vita accettabili socialmente.

“Formazione è la parola chiave del nuovo Accordo che permetterà di agevolare lo scambio di informazioni, di favorire la partecipazione reciproca e la condivisione di buone pratiche, commenta Luigi Corsaro, Presidente Regionale CRI della Sicilia. Oltre a prevedere la formazione del minore, la CRI si impegna infatti a promuovere attività di formazione, progetti di educazione alla solidarietà per gli stessi operatori della Giustizia minorile e di polizia penitenziaria e per i Volontari CRI. Fondamentale sarà anche il coinvolgimento di enti locali e associazioni per creare una rete ed estendere la portata delle attività previste dall’Accordo.