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Lettera aperta di Anna Maria Stella figlia del martire nisseno Luigi Bruno: “Nel giorno del ricordo delle Foibe, mio padre dimenticato da Enti e Istituzioni”

Redazione

Lettera aperta di Anna Maria Stella figlia del martire nisseno Luigi Bruno: “Nel giorno del ricordo delle Foibe, mio padre dimenticato da Enti e Istituzioni”

Sab, 13/02/2016 - 12:26

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image33CALTANISSETTA -Riceviamo e pubblichiamo.

E’ trascorso già il 10 febbraio, giornata nazionale per la solennità civile del “Giorno del Ricordo”. La ricorrenza è stata istituita dal Parlamento con la legge n. 92 del 30 marzo 2004,  in memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale.

Per ravvivare e conservare la memoria di quei tragici eventi, dopo che per circa sessant’anni sono rimasti ignoti persino nei libri di storia, sono previste per legge iniziative per diffondere la conoscenza presso giovani delle scuole ed altresì favorita da parte di istituzioni ed enti la realizzazione di studi, convegni, incontri e dibattiti.

L’occupazione Iugoslava fu causa non solo del genocidio perpetrato nelle foibe ma anche della deportazione nei campi di concentramento di inermi popolazioni istriane, fiumane e dalmate.

Oltre 350.000 connazionali furono costretti ad abbandonare le loro case per fuggire dai massacri e dalle deportazioni, per mantenere la propria identità italiana.

Io, Anna Maria Bruno, figlia di Luigi Bruno, poliziotto nisseno martire delle foibe, esprimo la mia profonda delusione e il mio personale rammarico nel constatare che le istituzioni ed enti preposti all’adempimento della celebrazione di questo giorno, dopo appena un anno da quando, nel febbraio 2015 è stata titolata a mio padre una via della città, si siano dimenticate del “Giorno del Ricordo”.

Sarebbe opportuno che “Luigi Bruno martire delle Foibe”, venisse ricordato almeno una volta l’anno con un semplice gesto di dignitoso rispetto: “Una preghiera e un fiore di campo che non ha nessun costo”.

L’avere sentito ricordare la figura di mio padre e dei martiri delle foibe durante la celebrazione della messa nella Chiesa di S. Marco, mi ha commosso profondamente.

Inoltre mi corre l’obbligo di ringraziare per il loro interesse e la loro sensibilità le Dirigenti degli Istituti C.M.Carafa  di Riesi, Manzoni Juvara, S. Mottura e Liceo Classico di Caltanissetta dalle quali sono stata invitata a portare agli studenti la mia testimonianza sull’immane tragedia. L’attenzione e la commozione suscitata nei giovani studenti mi ha ripagato di tanta dimenticanza.

Sento inoltre il dovere di ringraziare coloro che con un gesto di umana pietà hanno posto, nel “Giorno del Ricordo“ un mazzo di fiori in via Luigi Bruno. Il loro nobile gesto mi commuove e mi gratifica. Grazie!

Per quanto mi riguarda, non cesserò mai di faticare per la giustizia storica di quei tristissimi avvenimenti e da figlia, per far riemergere dal profondo di una foiba la figura di un uomo di cui sono fiera: mio padre, che con il suo esempio mi ha guidata nel mio cammino di donna, di moglie, di madre e  di docente.

“Nessuna Foiba è più profonda dell’amore di una figlia”.

“Chi dimentica diventa complice con l’aguzzino e chi contribuisce all’oblio completa la sua opera” (Elie Wiesse).

Anna Maria Bruno Stella

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