ROMA – Atto Camera Interrogazione a risposta orale presentato da Pagano Alessandro e Cancelleri Azzurra, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti .
Premesso che con precedente interrogazione n° 3-1066 del 2 ottobre 2014 si chiedeva all’On. Ministro se fosse a conoscenza di un progetto per il collegamento ferroviario «Catania-Palermo», escludente dal servizio le province e città di Caltanissetta ed Enna.
Gli interroganti chiedevano in particolare, quali fossero gli orientamenti del Ministro su questa materia, se fosse vero, che RFI avesse individuato, per il collegamento Catania-Palermo un tracciato di Alta capacità ferroviaria non coinvolgente le città di Caltanissetta ed Enna e buona parte delle rispettive province, ed in tal caso, cosa intesse fare il Ministro allo scopo di tutelare i legittimi interessi delle popolazioni coinvolte e danneggiate dal nuovo tracciato ferroviario;
Si chiedeva infine se il Ministro concordasse con la valutazione secondo la quale l’ipotesi di bypassare la Sicilia centrale, prevista nelle alternative soluzioni progettuali predisposte da R.F.I. alla riqualificazione del tracciato tradizionale, potesse condannare i territori interessati alla irrilevanza e ad un gravissimo isolamento con conseguente penalizzazione in modo irreversibile del futuro non solo in termini economici, ma anche e soprattutto sociali, e in virtù di ciò intendesse riconsiderare il progetto secondo indicazioni alternative al progetto di RFI o sulla base delle soluzioni dagli interroganti enunciate, scaturenti da uno studio a suo tempo effettuato dall’Architetto Andrea Milazzo, nella sua qualità di Assessore Comunale alla Pianificazione della precedente Amministrazione, in modo da non escludere le città di Caltanissetta ed Enna dal tracciato ferroviario.
Successivamente, il 10 Novembre 2014, i contenuti della predetta interrogazione e lo studio nella stessa contenuto furono condivisi dal Consiglio Comunale di Caltanissetta, in una seduta straordinaria avente per oggetto le tematiche della mobilità e sviluppo delle aree interne, dove il Civico Consesso diede atto di indirizzo all’Amministrazione:
1) Affinché sostenga, nelle opportune sedi competenti Nazionali e Regionali, la realizzazione del progetto che prevede la conservazione e adeguamento del tracciato attuale della linea Palermo Catania, che passi dalla Stazione di Caltanissetta Xirbi, indicata nello studio di fattibilità del Comune di Caltanissetta effettato nell’ambito del progetto di riqualificazione del nodo ferroviario di Caltanissetta Xirbi, parte integrante dell’interrogazione parlamentare a Risposta Orale n° 3/01066 del 02/10/2014, presentata presso la Camera dei Deputati, al Ministero delle Infrastrutture, che valorizzerebbe i territori interni e garantirebbe una interconnessione con la rete che serve ad oggi il territorio Agrigentino, inquadrata in un più ampio progetto di recupero ed infrastrutturazione del nodo Xirbi;
2) Affinchè riferisca in un Consiglio Comunale monotematico da convocarsi entro un termine non superiore di giorni 30 sulle attività svolte in ordine agli indirizzi infra impartiti, invito al quale dovrà essere eventualmente esteso alla Deputazione Regionale e Nazionale, agli Amministratori del territorio ennese ed agrigentino ed ai vertici R.F.I.
Che da notizie successive abbiamo saputo i primi di dicembre dell’anno scorso, in seguito all’intervento dell’On. Ministro, il Comitato di Pilotaggio presso l’Assessorato alle Infrastrutture alla Regione Siciliana, deputato al controllo su Contratti Istituzionali di Sviluppo siglato tra Regione Siciliana e R.F.I. il 28.2.2013, si sarebbe pronunciato per una soluzione progettuale che avrebbe prescelto il tracciato tradizionale.
Che nel frattempo, con decreto legge 12 settembre 2014, n° 133, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n° 212 del 12 settembre 2014, coordinato con legge di conversione n° 164, recante Misure urgenti per l’apertura dei cantieri, la realizzazione delle opere pubbliche, la digitalizzazione del Paese, la semplificazione burocratica, l’emergenza del dissesto idrogeologico e per la ripresa delle attivita’ produttive con le disposizioni di cui all’art. 1 comma 1 (Disposizioni urgenti per sbloccare gli interventi sugli assi ferroviari Napoli-Bari e Palermo-Catania-Messina ed altre misure urgenti per sbloccare interventi sugli aeroporti di interesse nazionale), L’Amministratore Delegato di Ferrovie dello Stato S.p.A e’ stato nominato, per la durata di due anni dall’entrata in vigore del presente decreto, Commissario per la realizzazione delle opere relative alla tratta ferroviaria Messina, Catania, Palermo.
I poteri del Commissario si estrinsecano nella facilitazione degli iter burocratici per gli atti di assenso degli interventi, ed in particolare:
Il Commissario provvede ad approvare i progetti (comma 2);
Il Commissario può bandire la gara d’appalto anche sulla base di progetti preliminari e deve prevedere che la consegna dei lavori avvenga tassativamente entro 120 giorni dalla chiusura della Conferenza dei Servizi (comma 2);
Per raggiungere gli obiettivi il Commissario può adottare provvedimenti di urgenza (comma 2);
Le decisioni assunte dal Commissario derogano gli impegni previsti nei contratti Istituzionali di Sviluppo (CIS).
Dette disposizioni, unitamente alla presenza in carica dell’On. Signor Ministro, che ha dimostrato di voler cogliere le sollecitazioni provenienti dalla nostra Collettività, costituiscono un’occasione imperdibile per poter finalmente conseguire la realizzazione di importanti infrastrutture per il nostro territorio.
Ciò non di meno, nella giornata del 23.1.2015, presso la Kore di Enna è stato presentato su iniziativa di R.F.I., il progetto dell’infrastruttura ferroviaria Messina, Catania, Palermo, cui erano ospiti il Sindaco del Comune di Caltanissetta, Dott. Giovanni Ruvolo, e l’Architetto Andrea Milazzo, che già in qualità di assessore comunale era stato redattore della proposta di recupero del tracciato tradizionale recepita dal Civico Consesso nisseno e supporto tecnico della precedente interrogazione parlamentare degli odierni interroganti.
In seguito all’incontro, al quale interveniva anche l’On.le Ministro delle Infrastrutture, con un proprio documento, diffuso dal Commissario Ing. Elia ed al quale presenziava senza intervenire nella relazione e nel dibattito l’Assessore Regionale alle Infrastrutture Giovanni Pizzo, è stata diffusa una nota dall’Ufficio Stampa del Comune di Caltanissetta su iniziativa del Sindaco di Caltanissetta, e un’altra, dall’Architetto Andrea Milazzo, di quest’ultima la quale si sono condivisi i contenuti tecnici, seguita nei giorni successivi da altre comunicazioni confermative da parte degli Organi Tecnici delle professioni ingegneristiche presenti all’incontro.
I contenuti delle esposizioni dei relatori, il Presidente di R.F.I., Ing. Dario Lo Bosco, l’Ing. Mario Elia, Commissario del Governo per l’attuazione del programma della legge Sblocca Italia, l’Ing. Triglia, Amministratore Delegato di Italfer, ed il Dott. Giovanni Arnone, Dirigente Generale del Dipartimento Regionale delle Infrastrutture, illustravano i seguenti fatti che in appresso meglio specificheremo, verificabili anche sul sito istituzionale di recente attivazione www.palermocataniamessina.it
Si è data notizia, che il Comitato di Pilotaggio istituito presso il Dipartimento delle Infrastrutture della Regione Siciliana, titolare del contratto istituzionale di servizio tra Regione Siciliana ed R.F.I., su indirizzo dell’On Ministro delle Infrastrutture, ha reso il 3.12.2014 parere favorevole allo studio di fattibilità sulla velocizzazione del tracciato tradizionale PA-CT che passa per Enna e Caltanissetta Xirbi, con un tempo di percorrenza con collegamento diretto di 1:45 con velocità di progetto a 200 Km/h.
Si è appreso, per altro verso, che i modi ed i tempi di cantierazione dell’infrastruttura che dovrebbe essere realizzata nel territorio provinciale di Caltanissetta, indipendentemente dalla soluzione adottata, non sono certi, ed ad oggi non programmabili in termini di copertura finanziaria, se non con riferimento ad alcuni tratti della linea che difficilmente potranno concretare vantaggi diretti in termini di mobilità per la collettività nissena.
Allo stato attuale, infatti si trovano alla fase di progettazione preliminare ed in via di approvazione, esclusivamente i tratti tra Bicocca, Motta e Catenanuova, e di Catenanuova, Raddusa-Agira, di circa 63 Km complessivi, che saranno interessati al raddoppio della linea, per le quali è necessaria una dotazione finanziaria di 415 e 324 milioni di euro, rispettivamente assistita da copertura finanziaria dalla Cassa Depositi e Prestiti, ed un ulteriore dotazione nell’ambito del PON FESR 2014-2020, rispettivamente di 191 e 48 milioni di euro.
Detti tratti, che il Decreto sblocca Italia prevede di attivare entro il dicembre 2018, con l’apertura dei cantieri nell’ottobre 2015, permetteranno il collegamento tra l’area metropolitana di Catania con l’indotto industriale della Valle del Dittaino, avvantaggiando in maniera incisiva i pertinenti territori.
Nessun vantaggio invece se ne potrà avere nei collegamenti tra Caltanissetta e Palermo, e solo impercettibili vantaggi potrebbero aversi nella relazione tra Caltanissetta e Catania, se non saranno realizzati gli ulteriori e necessari interventi nella tratta tra Raddusa-Agira- Enna- Caltanissetta Xirbi, e tra Xirbi, Roccapalumba-Fiumetorto per Palermo, che nelle attuali condizioni farebbe da “tappo” impendendo l’utilizzo di rotabili veloci nell’intero percorso, dove la velocità di percorrenza scende anche ad 80 Km/h.
Detta tratta non è oggi interessata da alcuna previsione progettuale, e la dotazione finanziaria, a fronte di 136 Km di tracciato è di soli due milioni di euro disponibili tra il 2014 ed il 2016 a carico della Cassa Depositi e Prestiti. Nessuna programmazione finanziaria è prevista nell’ambito del PON FESR 2014-2020 a cura della Regione Siciliana, interventi che il Ministro, nella sede dell’incontro della Kore, con il proprio intervento letto dal Commissario, Ing. Elia, ha opportunamente sollecitato.
Per altro, dagli studi effettuati e riportati nella precedente interrogazione, si evidenzia che le priorità di finanziamento, senza alcuna correlazione con le effettive esigenze di intervento nell’infrastruttura, hanno esclusivamente interessato il tratto ferroviario dell’Ennese e del Catanese, già di per se connotato per una parte significativa di una velocità di percorrenza tra le più elevate dell’intero tragitto tra Palermo e Catania, con punte di Km/h 135, rispetto alle tratte più lente dell’entroterra che riguardano soprattutto il territorio nisseno, bisognevoli di interventi più urgenti per evitare di disperdere la già residuale utenza scoraggiata dalla qualità del servizio.
Ad ulteriore prova delle decisioni già poste in essere da R.F.I., si riassumono di seguito le azioni sintetizzate in una slide proiettata all’incontro tenutosi alla Kore di Enna, relative alle prime azioni del Commissario, Ing. Mario Elia
Bicocca-Motta-Catenanuova
Avviata la Progettazione Definitiva – Avviate le attività propedeutiche ai lavori preliminari
Catenanuova-Raddusa-Agira
Avviata la Progettazione Definitiva Avviate le attività propedeutiche ai lavori preliminari
Raddusa-Enna-Fiumetorto (Tracciato passante per Caltanissetta Xirbi)
Avviata Progettazione Preliminare Intraprese le interlocuzioni con i Ministeri Competenti al fine di verificare eventuali disponibilità finanziarie necessarie alla realizzazione della tratta anche per fasi funzionali e costruttive.
Dall’esame della documentazione si è per altro evidenziato un evidente paradosso. R.F.I. assuma infatti come motivazione per la “messa da parte” di un progetto di velocizzazione del tratto tra Roccapalumba e Marianopoli già individuato nelle prossime azioni con un importo di 64 milioni di euro, proprio l’avvenuta scelta del tracciato tradizionale che passa per la stazione di Caltanissetta Xirbi,. Detto progetto, opportunamente adeguato protrebbe invece essere immediatamente organico alla nuova infrastrutture prevista, e contribuirebbe a rendere attuale in tempi brevi, un tratto tra i più accidentati, con un notevole ed immediato miglioramento dei tempi di percorrenza tra Caltanissetta e Palermo e Catania Palermo che serve per altro i comuni di Vallelunga, Villalba, Santa Caterina Villarmosa, San Cataldo, Marianopoli.
Si è appreso per altro che la dotazione finanziaria necessaria per la velocizzazione dell’intero tracciato Catania Palermo è di cinque miliardi e duecentosettantasette milioni di euro a fronte di una cifra disponibile di circa un miliardo di euro di risorse tra Cassa Depositi e Prestiti e risorse comunitarie PON FESR 2014-2020, motivo per il quale la cittadinanza nissena, in assenza di interventi finanziari nel suo territorio, non potrà concretamente vedere iniziare i lavori delle predetta tratta ferroviaria interessante la stazione di Caltanissetta Xirbi in tempi brevi, ma cosa più importante non godrebbe di alcuna misura agevolativa di “sblocco” delle procedure che solo la gestione commissariale può assicurare con il Decreto Sblocca Italia, fino al 2018, del quale godranno contesti territoriali diversi dal Nisseno. Per tale motivo, in difetto di previsioni che possano trovare attuazione esecutiva proprio durante la gestione commissariale, la scelta “sulla carta” ricaduta sul tracciato tradizionale, si configurerebbe solo come una prospettiva di lungo periodo “di non essere tagliati fuori”, che non possiamo considerare soddisfacente, proprio per la sua neutralità rispetto alle alternative previsioni progettuali che illustrano la soluzione, che proprio nella stazione di Agira individuano il “nodo” per il percorso che trafora i Nebrodi approdando a Castelbuono che escluderebbe quello tradizionale che passa da Caltanissetta Xirbi.
Per tutti questi motivi gli interroganti, danno atto al Ministro delle Infrastrutture dell’importante ruolo di indirizzo nell’avere indotto R.F.I. all’avere prescelto il tracciato tradizionale cha passa da Caltanissetta Xirbi.
Ritengono però che sia altrettanto importante non perdere l’occasione offerta dalla gestione commissariale del Decreto Sblocca Italia, ed avviare nell’immediato la realizzazione di uno stralcio funzionale della tratta in territorio nisseno, che permetta di dare ai nostri territori, che per l’occasione hanno consumato uno straordinario momento di mobilitazione, un concreto segnale dell’attenzione dello Stato da una parte, e dall’altra la opportunità di “cristallizzare” la scelta adottata, con l’impiego effettivo di risorse per realizzare un tratto nel nostro territorio, fatto che scongiurerebbe, una volta per tutte la possibilità che in futuro, in contesti avulsi dalla eccezionale coesione raggiunta tra le varie Istituzioni e la collettività possano assumersi scelte diverse, che in atto nessuno degli Attori Istituzionali oggi coinvolti può escludere.
Tutto ciò premesso, si chiede:
-se il Ministro sia a conoscenza della situazione descritta in premessa, ed in particolare se non convenga con la necessità manifestata dagli interroganti secondo la quale la realizzazione o per lo meno l’avvio dei lavori durante la gestione commissariale, anche di uno stralcio della linea nel territorio nisseno possa costituire un importante segnale che questa legislatura lascia al nostro territorio, da troppo tempo dimenticato, materializzando un impegno duraturo nel tempo ed irreversibile rispetto a diverse ipotesi che potrebbero essere adottate in futuri contesti di cui nessun attore Istituzionale oggi presente può essere garante;
-se a tal fine intenda interessare il Commissario Straordinario al fine di ultimare al più presto il progetto preliminare dell’intera tratta, Agira, Caltanissetta Xirbi, Roccapalumba e Fiumetorto ed impegnare le risorse anche per un primo tratto o sottocantiere, iniziando le opere finalizzate alla velocizzazione proprio da uno dei più lenti, e nello specifico del tratto Roccapalumba Marianopoli, di cui potrebbero beneficiare le cittadinanze della provincia Nissena di Vallelunga, Villalba, Santa Caterina Villarmosa, San Cataldo, Marianopoli, e Caltanissetta, nei collegamenti per Palermo e Caltanissetta.
-se a tal fine intenda interessare il Commissario Straordinario al fine di reperire le risorse finanziarie, che in parte potrebbero, con opportuni indirizzi, esitarsi da economie dei progetti per le tratte tra Bicocca ed Agira, nell’attuale passaggio dalla fase preliminare alla fase definitiva, in parte con opportuni ulteriori stanziamenti, ed in parte sollecitando la Regione Siciliana e liberare ulteriori risorse nell’ambito del P.O.N. F.E.S.R. 2014-2020.