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Grillo a Caltanissetta incanta e tuona:”Da qui è partita la legalità… illegale”

Redazione

Grillo a Caltanissetta incanta e tuona:”Da qui è partita la legalità… illegale”

Sab, 27/10/2012 - 03:28

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CALTANISSETTA – “Da qui è partita la legalità…illegale”. Affonda con durezza Beppe Grillo che ha chiuso a Caltanissetta (venerdì 26 ottobre) la campagna elettorale del M5S (Movimento 5 Stelle), senza lesinare bordate micidiali ad avversari e sistema politico. In viale Regina Margherita, di fronte a non più di cinquemila persone, il guru del movimento ha letteralmente incantato con il suo comizio-show, la folla accorsa nonostante una lieve pioggerellina. “In questa città del Sultan”; Grillo colpisce l’attuale amministrazione nissena e poi prosegue parlando della sua esperienza in Sicilia, durante questi ultimi diciassette giorni, in cui ha tenuto trentotto comizi e fatto ben ventiquattro incontri con varie categorie professionali. “Io a sessantaquattro anni ho attraversato lo stretto in un’ora e venti minuti, dopo sei mesi di allenamento, dimostrando che con la volontà si può ottenere ogni risultato e mi viene da ridere a pensare che il traghetto impiega cento minuti”. Poi ha raccontato i mali della nostra isola non lesinando frecciata alla casta ed agli altri concorrenti alla poltrona di Governatore. “Crocetta prima ti sei fatto eleggere sindaco di Gela, poi hai salutato e sei andato a fare l’Eurodeputato ed adesso risaluti per tentare di andare a fare il presidente; la gente si è stancata delle tue prese in giro”. Narra vari e divertenti aneddoti che lega con rara maestria, ammaliando il pubblico con riflessioni serie e tante risate. “Ho visto la casa di Quasimodo, uno fra i più grandi poeti italiani, e cito una sua poesia indimenticabile, Ognuno sta solo sul cuor della terra trafitto da un raggio di sole: ed è subito… Miccichè”. Scatta l’applauso del pubblico e lui incalza “Da Quasimodo a Miccichè, questa è la vostra evoluzione; vi prego, fermatevi”. Infine un pensiero è rivolto a Musumeci: “Lui ha detto questi del M5S sono da tenere in considerazione, certo perché ti faremo un culo così! Altro che considerazione!”. Ha raccontato delle storture della casta ed invitato tutti ad andare a votare, ad esercitare il diritto di voto.

Qualche piccolo passaggio a vuoto dovuta all’enorme stanchezza, come quando ha chiamato gli abitanti di Gela, dapprima Gelani, poi Gelati ed infine dopo i suggerimenti giunti dal palco, finalmente, gelesi. Il suo ipnotico monologo è durato oltre sessanta minuti; sullo sfondo immobili i quattro candidati del movimento: Giancarlo Cancelleri (aspirante presidente), Valentina Botta, Giuseppe Lo Monaco e Mirko Bognanni, che nella parte finale hanno avuto a disposizione alcuni minuti per comiziare, farsi conoscere ed rimarcare alcuni punti del programma elettorale. Finale affidato al grande istrione, visibilmente stanco ma assolutamente incontenibile: “Da questa sera è finito il tempo di cù futti…futti. E’ iniziata la rivoluzione”. Alle urne l’ardua sentenza.

httpv://youtu.be/Fpe14DljqBA