SAN CATALDO- “Siamo alle solite. Lo scarso senso civico di taluni sancataldesi è imbarazzante”. Queste le considerazioni del deputato nazionale Alessandro Pagano all’indomani dell’apparizione delle scritte su uno dei muri del complesso artistico di Piazza Calvario. “Non era forse già sufficiente essere costretti a vedere scritte passando accanto al Monumento dei Caduti? Non bastava assistere allo stesso spettacolo incivile passando per via Forlanini? E le traverse di corso Vittorio Emanuele? E i corridoi esterni in vetro del Teatro Marconi? Con le scritte che sono comparse sul muro del Calvario abbiamo toccato il fondo. E’ inammissibile accettare di vedere imbrattato un luogo di Tale pregio artistico – tra l’altro inaugurato da poco. E ancor più difficile da mandar giù per il fatto che la comunità religiosa si appresta a vivere i riti pasquali”. L’On. Pagano prosegue invocando ‘la tolleranza zero’. “Impossibile giustificare un comportamento che potrei definire solamente come barbaro. Non ci può essere tolleranza per chi si comporta da selvaggio dimostrando di non avere il minimo rispetto per la città in cui vive”. “Mi appello al Sindaco di San Cataldo – prosegue il deputato nazionale – perché si adoperi per far cancellare in breve tempo e con materiale chimico queste vergogne. Inoltre, non appena gli imbrattatori vengono identificati, è
necessario che l’amministrazione comunale si costituisca parte civile.
Consiglio anche a Di Forti di dare disposizioni ai Vigili Urbani perché siano
applicate senza indugio le disposizioni della legge 94 del 2009 che
inaspriscono quanto disposto dal codice penale. L’art. 639 c.p., infatti,
prescrive che chiunque deturpi o imbratti beni di interesse storico debba
essere punito con sanzioni pecuniarie fino a oltre mille euro. Se invece
vengono sfigurati beni di interesse storico o artistico si arriva
alla reclusione da 3 mesi a 1 anno, a cui in ogni caso si aggiunge l’ammenda
fino a 3.000 euro. Vediamo se il pensiero di soggiornare in carcere riuscirà a
interrompere gli scempi sui monumenti”. Ma l’appello più sentito Pagano lo
rivolge ai sancataldesi: “Deturpare i monumenti e imbrattare i muri è reato.
Bisogna collaborare con le forze dell’ordine e denunciare subito questi bulli,
anche in forma anonima”. “Da parte mia – conclude – pieno appoggio alla creazione di un sito internet su Piazza Calvario da affidare all’Ufficio Tecnico comunale. Così facendo non solo potrà essere promossa nel mondo l’immagine del luogo ma lo si farebbe anche a costi irrisori perché la gestione del sito rientrerebbe nelle ordinarie competenze di un ufficio comunale”.
Vandali a San Cataldo, la condanna di Pagano
Ven, 15/04/2011 - 09:32
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